Regolamento della Gara di pesca alla Sancta Tructa
Approvato in occasione dell’assemblea plenaria e costituente riunitasi in quel di Genova, tanto tempo fa, agli albori della civiltà.
Composto da 3 pagine, diconsi tre, con 6 articoli, diconsi sei, rinnovato e validato in anno domini 2015, traduzione giurata in volgo moderno redatta dall’Ufficiale Semiologo nominato alla bisogna dal Tribunale di Genova
Art. 1
Chi prende la trota più grande mangia gratis o altrimenti detto a sbaffo, quindi a carico degli altri concorrenti, chiamati a pagare in pro quota solidale, finanche al termine delle loro misere finanze, si opus fuerit, mendicans (cfr. se necessario chiedendo l'elemosina).
Art. 2
Sono disapprovati e respinti, ogni eccezione rimossa, ricorsi, lamenti e contestazioni, compreso stracciarsi le vesti o l’uso della concussione, corruzione, lusinga, adulazione, adescamento o pietas.
Art. 3
La Trota più grande è selezionata, individuata e decisa, nella solitudine della Sua somma persona, dal Gran Maestro, a Suo insindacabile giudizio, con altissimo ringraziamento e umile approvazione da parte del resto dei concorrenti, foss'anche l'evidenza alla pesa, rigorosamente ad palmus, ad oculum ed tactus, indicasse ben altro risultato.
Il Gran Maestro, dall'alto della summa dello scibile di conoscenza dell'arte della pisciatonem, individua e proclama il vincitore, avendone valutato il rapporto di peso, grandezza e difficoltà tecnica di lancio, recupero, abbocco, ferrata, recupero e spiaggiamento, in un unicum del gesto della pescata.
Art. 4
I vincitori delle precedenti edizioni del Praefectus Urbi of Maxima Tructa (gran premio della trota più grande), di seguito declinato per brevità in acronimo PUMT, non possono concorrere al premio finale ma solo contribuire, pro quota, al ristoro del primo classificato, esprimendo sommo gaudio e ammirazione per il proclamato vincitore, coprendogli il capo di regale laurus o succedaneo.
Possono altresì concorrere, durante la gara, alla vittoria del loro eletto concorrente, con ogni mezzo lecito e illecito, purchè efficacie, concorrente prescelto prima, durante e dopo il singolar tenzone, avendo facoltà di cambiarlo in ogni momento per qualsiasi causa, in primis per la deprecabile circostanza della non transeat in utre (non passa la fiaschetta).
Art. 5
Il limite di ingozzamento del vincitore è rappresentato dalla capienza del suo ventriculus senza fondo, nel limite di un primo, un secondo con contorno, dolce, caffè e ammazzacaffè, un quarto di vino o una birra media e acqua senza limitazione alcuna, purchè alcolica.
Art. 6
Durante il pisolino pomeridiano è fatto divieto al vincitore di fare lo sborone e cazzeggiare, di contro, senza limitazione alcuna, durante il resto della giornata, può operare una mediocris presa per il fondo schiena del resto dei concorrenti, purchè paghi almeno da bere al ritorno alla domus.
Firmato col sanguis di tutti e sotto il sigillo del Presidente pro tempore del PUMT, nominato all'unanimità degli intervenuti ed iscritti, Sua Eccellenza il Principe dei Torrenti.
Sua Eminenza il Summo Gran Maestro
Sua Eccellenza il Principe dei Torrenti
Sua Eccellenza El Guerrero
Sua Eccellenza el Gato Rojo
Sua Eccellenza il Pasdaran
sigillo